(Ispettore dei Salesiani del Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania)
"Sono contento di poter essere qui stasera a dire alcune cose, perché ormai da ben 13 anni, dal 1998, questa è anche la mia parrocchia.
Voglio ricordarvi alcune caratteristiche della nostra parrocchia".
Ecco una sintesi schematica del suo intervento
1. Questa è la chiesa “numero uno” della congregazione, perché è la chiesa che don Bosco ha voluto, costruito, sudato, patito.
2. Dobbiamo festeggiare l'anniversario dei 100 anni, perché le cose belle, importanti e che durano, vanno ricordate, perché sono segno di qualcosa di grande e occasione per ridirsi alcune cose che fanno bene a tutti.
3. E’ una parrocchia salesiana: popolare e giovanile.
– "Giovanile", con al centro l'oratorio, che è la porta della Chiesa per i giovani, una porta che porta a Dio, perché aiuta i ragazzi ad arrivare a Dio tramite le cose che piacciono ai ragazzi.
– "Popolare". A Valdocco c'è una benedizione particolare di don Bosco, siamo in centro ma siamo sempre in periferia.
Allora, queste due caratteristiche, popolare e giovanile, fanno sì che la Parrocchia salesiana sia un modo di portare Dio alla gente che aiuta la gente a sentirsi a casa nella casa di Dio.
Una Parrocchia che ha confini che non hanno confini.
4. Una parrocchia salesiana sensibile alle povertà del mondo. Alle povertà della gente.
Nella mente e nel cuore di don Bosco questa è una Parrocchia, perché per essere popolare, giovanile, attenta ai poveri, deve trovare tutti i modi per avvicinarsi alla gente. E' Valdocco è così.
5. Il centro della nostra parrocchia è il santuario di Maria Ausiliatrice. E' un'altra cosa stupenda, al centro della nostra parrocchia c'è la presenza di Maria.
Don Bosco ci credeva tantissimo e diceva ai suoi figli e alle sue figlie e figuriamoci se non lo dice ai parrocchiani: imparate a rivolgervi e a rimanere sotto il manto dell'Ausiliatrice, sotto il mantello dell'Ausiliatrice, che protegge la nostra comunità, protegge le nostre famiglie.
6. Una forte presenza della Famiglia Salesiana, consacrati, salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, cooperatori, exallievi, Volontarie di don Bosco: è un dono particolare di questa parrocchia che la rende unica.
7. La nostra parrocchia è è unica per le sue particolarità, che sono delle benedizioni, ma che sono anche delle responsabilità. Tutte ricchezze ma bisogna tenere insieme i pezzi. E' un obiettivo fantastico: che tutti si sentano a casa e che Dio sia di casa nel cuore di tutti.
8. La parrocchia, la basilica di Maria Ausiliatrice ha un'altra strepitosa fortuna, che la presenza di Dio è accompagnata sempre nella forma di due sacramenti grandi che portano e danno solidità alla tua vita, l'Eucarestia e la confessione.
9. Occorre investire questi doni. Come?
– accorgersi che li hai;
– accorgersi che qui c'è Dio, poi deve accorgersi che Dio è di casa nel tuo cuore;
– incominciare ad avere l'abitudine di costruire le decisioni della vita con Dio
10. Due strade per aiutare gli altri ad incontrare Dio:
– quello della carità insieme all'aspetto educativo;
– costruire la propria vita su Dio. Una comunità cristiana è una comunità in cui maturano delle vocazioni cristiane. La prima è quella del matrimonio, quel per sempre che è una cosa tanto difficile ed è in disarmo nella nostra cultura, e poi quelle speciali (sacerdoti, figlie di Maria Ausiliatrice, salesiani…).
"Concludiamo come concludeva e concluderebbe sempre don Bosco. Concludiamo con una Ave Maria. Perché se non riusciamo a capire questo che abbiamo bisogno di pregare Maria per noi, per la nostra famiglia, per la nostra comunità, vuol dire che si ha il cuore di pietra".