Venerdì quinta settimana – 27 MARZO
Dalla Parola del giorno Gv 10,31-42
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Al tribunale di Jahve’ cento angeli accusano un uomo: ”Costui e’ veramente malvagio”.
Solo un angelo si attesta in suo favore: “Ma ha compiuto un’opera buona!”
Jahve’ fa inclinare la bilancia in favore del peccatore e sentenzia:
“Niente Gehenna!”
Ma non sapete quale è l’orario di Dio. Ecco come la pensavano gli “Abbas” del deserto:
“Per tre ore al giorno Jahve’ siede in tribunale a giudicare il mondo.
Ma quando il male prevale sul bene, si alza dal trono della giustizia e, con un sospiro di sollievo, si siede per il resto della sua giornata sul trono della misericordia”
(Detti dei Padri del deserto)
«La gioia di Dio è perdonare!… Qui c’è tutto il Vangelo, c’è tutto il cristianesimo! Ma guardate che non è sentimento, non è “buonismo”! Al contrario, la misericordia è la vera forza che può salvare l’uomo e il mondo dal “cancro” che è il peccato, il male morale, spirituale. Solo l’amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori e nella storia.
Gesù è tutto misericordia, tutto amore: è Dio fatto uomo. Ognuno di noi è quella pecora smarrita… ognuno di noi è quel figlio che ha sciupato la propria libertà seguendo idoli falsi, miraggi di felicità, e ha perso tutto. Ma Dio non ci dimentica, il Padre non ci abbandona mai. Rispetta la nostra libertà, ma rimane sempre fedele. E quando ritorniamo a Lui, ci accoglie come figli, nella sua casa, perché non smette mai, neppure per un momento, di aspettarci, con amore. E il suo cuore è in festa per ogni figlio che ritorna. Forse qualcuno ha nel suo cuore qualcosa di pesante: ho fatto questo e questo… Ma Dio sempre ci aspetta, è Padre!». (Papa Francesco)