La scelta dei padrini del Battesimo (può essere anche uno, in questo caso non importa sia uomo o donna, se invece sono due devono essere un uomo e una donna) può essere dettata da varie motivazioni: ragioni di famiglia, di amicizia…. Ma spesso viene elusa quella fondamentale che nasce dall'"identità" di questa persona. Chi è il padrino del Battesimo?
Potremmo riassumerlo così: un Cristiano serio e contento di esserlo. Uno che ama la sua Chiesa e la frequenta, perché lì incontra Dio. Uno su cui si può contare.
In primo luogo uno che non sostituisce i genitori nel loro ruolo e compito, che rimane sempre insostituibile.
La Chiesa domanda anzitutto di conoscere bene il Battesimo, quello straordinario regalo che si chiede per il figlio e se si è disposti a educarlo nella fede in Gesù, insegnandogli ad amare Dio e ogni uomo, così come ci ama Dio. Un'avventura grande. Un impegno in cui strategici sono i genitori e il loro esempio. Oggi e domani. Ma in cui non sono lasciati soli: tutti abbiamo bisogno di una cerchia di amici che ci aiutino a crescere bene i nostri figli, di un contesto che li incoraggi a fidarsi di Dio e ad essere forti e liberi nel bene. Ecco, il padrino rappresenta ed esprime in concreto amici così.
Questa figura ci ricorda che non si è cristiani per nascita (siamo tutti cristiani in famiglia: ovvio lo siano anche i nostri figli!) ma per scelta e per cammino, compiuto in una famiglia più grande, quella della Chiesa.
In questo compito il padrino non è tanto un maestro, né un sostituto dei genitori. Sarà un testimone. Cioè un esempio. Non un santo, uno perfetto, ma uno per cui il Vangelo non è una bella favola e che, fidandosi di Dio, cerca di viverlo trattando gli altri da fratelli. Uno a cui la Chiesa non è estranea, ma la frequenta, specialmente con l'Eucaristia, perché lì incontra Dio. Uno che vive le difficoltà quotidiane, ma che ci prova ad essere cristiano. Seriamente e lietamente.
La legge della Chiesa indica alcune caratteristiche (Codice di Diritto canonico, canone 874): non è il padre o la madre del battezzando, ha compiuto 16 anni, è cattolico/a, ha ricevuto i Sacramenti dell'Eucaristia e della Cresima, vive una vita conforme all'incarico di padrino/madrina, non è colpito da nessuna pena canonica e non vive in situazioni matrimoniali come quella di divorziato risposato, convivente, sposato solo civilmente. Queste caratteristiche non sono certo un giudizio sulla persona, sia chiaro: per fortuna solo il Padre Eterno conosce il cuore di ciascuno.
Dove indirizzare allora la scelta? Non solo nella ristretta cerchia familiare. Cercare ovunque ci sia un esempio concreto di vita cristiana tra chi si conosce. Un esempio così si può trovare anche tra il parentado più largo, gli amici, i conoscenti, i colleghi di lavoro. Anche tra i giovani o gli adulti che la famiglia conosce nella comunità cristiana. Ciò che conta, in ogni caso, è l'esempio di vita cristiana seria e lieta.
Che bello per i genitori scegliere insieme una figura così: sarà un'altra lieta occasione per riconoscere che Dio bussa alla porta della vita della vostra famiglia.