Lunedì seconda settimana – 26 FEBBRAIO
Dalla Parola del giorno Lc 6,36-38
Perdonate e sarete perdonati.
Storiella africana.
Un uomo fu invitato ad una festa di nozze. Lui ci andò con il vestito di tutti i giorni, usato per il lavoro dei campi: strappato, logoro. Non aveva scarpe, ci andò con le ciabatte con cui percorreva ogni giorno le strade polverose del suo villaggio. All’entrata fu fermato. “Tu vestito così non puoi entrare!”. Tornò a casa e mise l’unico vestito decente che aveva. L’unica camicia e cravatta. L’unica giacca. L’unico paio di scarpe possedute. Tornò. Lo fecero entrare, ma incominciò a comportarsi in modo strano. Girava per i tavoli imbanditi, prendeva una manciata di riso e la metteva nella tasca dei pantaloni. Un po’ di carne nel taschino della giacca. Il sugo lo spalmava sulla cravatta e sulla camicia. Le bevande poi le versava sulle scarpe.
Davanti allo sgomento degli invitati, rispose a chi l’aveva invitato: “Perché ti stupisci. Tu non hai invitato me, ma hai invitato i miei vestiti!”
Giudicare: Se avessimo novantanove ragioni per giudicare male il prossimo e una sola per ritenerlo in buona fede, dovremmo scegliere quest’ultima per non contravvenire alla carità. (S. Francesco di Sales)
Il cammello e il dromedario
Una volta un cammello incontrò un dromedario e cominciò a prenderlo in giro: «E’ la prima volta che vedo un cammello sbagliato! Invece di avere due gobbe ne ha una sola!».
Il dromedario capì e rispose al cammello sghignazzando ancor più: «Che meraviglia mi tocca vedere: un dromediario con due gobbe!».
L’uomo del deserto loro padrone, presente a queste battute cattive, li interruppe e sentenziò: «Siete sbagliati tutti e due: non nella gobba, ma nel cuore!».
Non giudicate e non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati. Perdonate e vi sarà perdonato. (Lc 6,37)